Le cascate del Niagara sono una location molto visitata soprattutto da noi Italiani che abbiamo un debole per questo posto.
C’è da dire che non sono le più alte al mondo oppure le più grandi al mondo oppure infine quelle con maggior portata; eppure sono sicuramente le più visitate e conosciute.
Il fiume Niagara che le genera divide gli U.S.A. dal Canada.
Le cascate vanno visitate dal lato Canadese in quanto il panorama è sicuramente più favorevole essendo la maggior parte degli alberghi proprio sulla strada che costeggia il fiume.
Una sola notte per visitarle può bastare (soprattutto se non si arriva troppo tardi e se non si ha troppa fretta di ripartire il giorno dopo)
Molti turisti si limitano però ad una passeggiata nella caotica e molto turistica cittadina ma c’è altro, tanto altro da vedere.
Prima di tutto bisogna fare il giro in barca fin sotto le cascate; viene gestito dall’ente del parco delle cascate; il giro dura 20 minuti circa e si arriva fin sotto le cascate con relativa “doccia”.
Soprattutto in alta stagione la fila per salire è piuttosto lunga quindi organizzatevi per tempo e sfruttate le prime ore del mattino.
La sera le cascate sono sempre illuminate; e ciò aggiunge fascino alla visita; inoltre in parecchi giorni della settimana (in estate praticamente sempre) alle 10 di sera potrete assistere allo spettacolo di fuochi d’artificio.
A tale proposito potrebbe essere una bella esperienza salire fino in cima alla torre di osservazione e vedere le cascate illuminate e magari proprio i fuochi d’artificio dall’alto.
Tornando alla passeggiata di cui si parlava prima vale assolutamente la pena farla fino al piazzale da cui il fiume si getta nel vuoto; da cui la cascata è veramente vicina ed impressionante.
Da qui parte anche l’escursione dietro le cascate che vi fa scendere fino alla base e nei cunicoli scavati dall’uomo con vista sulla cascata stessa (escursione non molto conosciuta ma impressionante).
Anche in questo caso la “doccia” è assicurata e l’escursione non è consigliata a chi soffre di claustrofobia.
Buon viaggio
©Massimo Max Fabbri