(circa 500km. 5ore)

La route 66 inizia a Chicago in Adam Street (dove troverete anche l’iconico cartello stradale.

La Route 66 in Illinois non è facile da seguire, perché molti tratti di strada hanno cambiato nome e le indicazioni non sono sempre chiare.
Quindi meglio impostare nel navigatore le tappe in successione una dopo l’altra.

Tappa 1 Cicero, la base in cui un tempo operava Al Capone, che secondo alcune storie fu uno dei maggiori promotori della costruzione della Route 66, strada che gli serviva per portare ad ovest i suoi liquori di contrabbando.
A Cicero si possono vedere i tunnel in cui si nascondeva Al Capone per scappare e, lungo la Route 66, il Cindy Lyn Motel e l’Henry’s Drive In una tappa imperdibile in cui assaggiare il vero Hot Dog Chicago-style.

Tappa 2 Joliet dove si può ancora vedere la Union Station costruita nel 1912, che oggi è iscritta nel National Register of Historic Places, e il Rialto Theatre, fondato nel 1926 e ancora in funzione. Inoltre merita una visita il Ruby Street Bridge sulla vecchia Route 66, il Rich&Creamy Drive In e il Joliet Historical Museum, con il Route 66 Welcome Center.

Tappa 3 Wilmington, dove si trova una delle icone della Route 66: il famoso Gemini Giant, che insieme al ristorante Launching Pad cui appartiene (chiuso dal 2013) è finito nella Route 66 Hall of Fame. Oltre questo a Wilmington si può passeggiare lungo Water Street, che in realtà è la Route 66, e iniziare a trovare la Mother Road che si ha in mente, fermandosi a dare uno sguardo all’Eagle Hotel, l’albergo più antico lungo la Route 66, costruito nel 1838 e oggi inutilizzato ma iscritto nel National Register of Historic Places.

Tappa 4 Wilmington dove si trova Braidwood, con un’altra icona della Route 66: il Polk-a-Dot Drive In. Qui si riscopre la strada vintage, con richiami agli anni ’50 e ’60. Il Drive In, dipinto di bianco e a pois, è circondato da statue con i più famosi personaggi americani di quegli anni: Elvis, i Blues Brothers, James Dean, Marilyn e persino Betty Boop.

Tappa 5 seguendo la Historic Route 66 che scorre parallela alla I-55, si arriva a Dwight. La prima cosa che si incontra è Big Al’s Hot Dog, e subito dopo l’Ambler Texaco Station, costruita nel 1933 e attualmente utilizzata come Visitor Center per chi viaggia lungo la Mother Road.

Tappa 6 appena 5 km dopo si trova la pittoresca Odell, una piccola cittadina in cui quasi ogni edificio racconta i tempi migliori della Route 66 come, in particolare, la Mobil Station e la Standard Oil Station, costruita nel 1932 copiandone una uguale in Ohio e che oggi funziona come Welcome Center per i viaggiatori.

Tappa 7 Subito dopo Odell, continuando a seguire la Historic Route 66, si trova quella che è stata una delle mie cittadine preferite lungo la Mother Road: Pontiac.
Conosciuta come la città dei ponti sospesi (ce ne sono ben tre sul Vermilion River), un tempo era terra delle tribù indiane Potawatomie e Kickapoo e porta il nome del capo della tribù degli Ottawa che meglio di tutti si distinse durante la Ribellione di Pontiac del 1763.
Al di fuori della Route 66 anche la downtown di Pontiac presenta diverse cose interessanti da vedere, come la Livingston County Courthouse, la Jones House, l’Old City Hall Shoppes e, ancora più interessante, l’Illinois State Police District 6 Headquarters, costruito a forma di pistola.

Tappa 8 McLean, un piccolo paese dove vivono poco più di 500 persone e che ospita il Dixie Truck Stop, nato nel 1926 come garage e oggi in funzione come ristorante (diner), aperto 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno. Si dice che da quando è aperto sia stato chiuso un solo giorno nel 1965 a causa di un piccolo incendio.

Tappa 9 Da McLean si arriva ad Atlanta, il centro geografico dell’Illinois, una cittadina dall’aspetto vintage che veste ancora gli anni migliori della Route 66 e dove si trova il famoso Hot Dog Man, nel Route 66 Park, donato nel 2003 dai proprietari del Bunyon’s Hotdog Stand, un ristorante di Cicero, quando il locale fu venduto.

Tappa 10 Lincoln, la cittadina che porta il nome del Presidente che contribuì a fondarla quando era solo un giovane avvocato, e del quale si può vedere una statua sul Covered Wagon. Lungo la Route 66 qui troverete il The Mill, un ristorante che per decenni servì i viaggiatori ma che purtroppo ha chiuso nel 1996.

Tappa 11 Springfield, capitale dell’Illinois; Bomboniera non nello stile europeo  ma nello stile americano, quel modo di essere elegante e semplice rispecchiando l’immaginario che la TV ci ha regalato. L’intera città di Springfield è un inno a Lincoln, 16° Presidente degli Stati Uniti d’America e suo cittadino (si stabilì qui all’inizio della sua carriera legale) più illustre.
La vera attrazione però è la casa in cui Abraham e Mary Lincoln vissero negli anni passati in questa città prima di trasferirsi nella Casa Bianca, che si trova nel quartiere Lincoln Home National Historic Site, un quartiere dove le case, gli edifici ed alcune strade risalenti alla metà del 1800 sono state preservate praticamente intatte e passeggiare qui è come fare un piacevole salto indietro nel tempo. La casa, semplice e dignitosa, è visitabile gratuitamente, basta prendere i biglietti presso il Lincoln Home Visitor Center
Poco distante dalla casa si trova, sulla 5th Street, l’ufficio in cui Abe lavorava come avvocato, vicino all’Old State Capitol, dove pronunciò uno dei suoi più famosi discorsi. Più avanti si trova il Lincoln Presidential Museum; Usciti dal Museo, proprio di fronte si trova la Lincoln Presidential Library, la quale ospita la più grande raccolta al mondo di documenti legati ad Abraham Lincoln.
Ultima tappa di questo tour dedicato al 16° Presidente americano è l’Oak Ridge Cemetery, dove si trova la sua monumentale tomba con tanto di obelisco, statue allegoriche e la sua faccia in bronzo che ha il naso lucido per tutte le mani che lo hanno sfiorato sperando in un po’ di fortuna o anche solo per un saluto più familiare al tanto amato Presidente.

Tappa 12 Lasciata Springfield si può percorrere un vecchissimo tratto della Route 66 del periodo 1926-1930 che parte da Chatman e arriva a Staunton, lungo circa 112 km. In questo tratto le cose più interessanti da vedere sono un tratto di strada originale degli anni 30 ad Auburn, la colorata Main Street di Girad ed il suo Museo della Farmacia, ed infine l’imperdibile Henry’s Rabbit Ranch a Staunton, uno dei Landmark della Mother Road.

Tappa 13 Subito dopo Staunton si arriva a Collinsville, dove si trova la famosa bottiglia di ketchup più grande al mondo, e infine al Cahokia Mounds Historic Site, un sito archeologico che preserva i resti di una città dei Nativi Americani e che si trova proprio al limite di St. Louis, la città tra due Stati, Illinois e Missouri.

In serata arrivo a St.Louis; famosa per il suo arco enorme; punto di partenza per tanti coloni e avventurieri che sono partiti verso il lontano ovest americano alla conquista di nuove terre, con il sogno di un futuro glorioso. Si può dire che sia stato il portale d’accesso al far west e non è un caso che proprio qui sia stato realizzato il Gateway Arch: l’arco più alto del mondo, che svetta dalle sponde del fiume Mississippi.
 L’acciaio con il quale è ricoperto scintilla al sole e attrae più di quattro milioni di visitatori l’anno. Oltre ad osservarlo dall’esterno, è possibile entrarci e salire fino in cima tramite un avveniristico ascensore che porta i passeggeri sull’osservatorio.

Potrete godervi la serata in uno dei tanti club blues del quartiere di Soulard, un ex distretto di magazzini che è diventato uno dei punti caldi della scena musicale locale nel centro della città.

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